6/17/2015

Fantasmi ad Alessandria

Fantasmi e poltergeist ad Alessandria

Tour, con lo scrittore esperto di misteri Danilo Arona, a partire dai sotterranei della Cittadella: “infestati” dagli spettri

28/10/2013
VALENTINA FREZZATO, MIRIAM MASSONE
ALESSANDRIA

Il Demanio vuole affidare la Cittadella ai privati? Potrebbe non aver fatto bene i conti, ma non con la calcolatrice, piuttosto con gli attuali «inquilini», quegli spettri che si aggirano nei sotterranei della settecentesca fortezza da secoli e che non sarebbero disposti al trasloco né a ricevere ospiti. A pochi giorni da Halloween, Danilo Arona, scrittore ed esperto di mistero, diventa cicerone del brivido: «Un ragazzo, qualche anno fa, mi mostrò una foto  scattata durante alcuni lavori dentro la Cittadella - dice proprio in quelle buie e umide prigioni ora «casa» dei fantasmi - dove si vedevano chiaramente alcune Orbs, sfere luminose di energia». Presenze paranormali insomma. Innocue, per ora. Le vere infestazioni hanno bisogno di verifiche approfondite, ma su queste «Orbs» c’è già una teoria: sarebbero «gli spiriti di morti legati a riti satanici: due soldati svizzeri di una setta furono colti in flagrante qui, in Cittadella alla fine del Settecento, proprio mentre maneggiavano la “mano di Gloria” e ossa umane: tutto ciò avrebbe scatenato agglomerati di energia». 

Ma la fortezza non è l’unico sito cittadino «famoso» per essere infestato. Lasciando perdere quello più ovvio, il cimitero - a cui è legata la strana storia di un ragazzo che negli anni 60 per scherzo passò lì la notte e venne trovato morto il mattino seguente - sono altri i luoghi che per gli amanti del mistero rimangono affascinanti. Uno è Galleria Guerci. L’altro è un bar di corso Roma (angolo via Bergamo) gestito da una coppia non poi così tanti anni fa. Ora è stato venduto e ha cambiato aspetto, ma al Softly c’era una clientela particolare, composta da gente morta: la moglie del barista aveva il «dono» (meglio dire, la maledizione) di vedere la Malombra. In pratica, sentiva e scorgeva le anime delle persone morte in incidenti stradali; soprattutto quella di un ragazzo che frequentava il locale e tornava da spirito - per fare dispetti e spaventare i clienti, rovesciando tazzine e zuccheriere. Sempre in corso Roma, esiste un alloggio in cui una signora affermava di sentire piangere un bambino: con coraggio, un giorno, decise di far rompere il muro dietro al lavandino ed effettivamente 
vennero trovate delle ossa umane molto piccole.  

Storie inventate? Casualità? Arona le riporta come vere, anche perché «le fonti sono sempre un po’ spaventate nel raccontarle»; segno di attendibilità. Ha invece avuto risalto nazionale il «diavolo di via Galvani»: la vicenda è legata a un poltergeist. Al quarto piano di una palazzina, negli anni 70, volavano piatti e bicchieri, si rompevano specchi; intervenne un parroco che fece rituali particolari e diede la benedizione alla  casa. Da quel giorno il fenomeno cessò all’improvviso.  

Le scorribande dei fantasmi in Cittadella invece, in realtà, non si sono mai fermate, solo che le testimonianze 
sono rare: diciamo che per ora sono «Orbs» dormienti. Ma per Halloween potrebbero svegliarsi, o ribellarsi nel caso non gradiscano il progetto del privato che si aggiudicherà il bando. Il Demanio è avvisato. 


http://www.lastampa.it/2013/10/28/edizioni/alessandria/la-tua-citta/fantasmi-e-poltergeist-ad-alessandria-LHa5e1f9CRTMMEhDHif0xI/pagina.html





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